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Marco Balestri è stato per molti anni una delle voci più riconoscibili della radio italiana. Nato a Perugia nel 1953, si avvicinò al mondo della comunicazione negli anni Settanta, quando il fenomeno delle radio libere stava rivoluzionando il panorama mediatico del nostro Paese. Il suo tono ironico e diretto, unito a una grande capacità di improvvisazione, lo rese subito un personaggio unico.
Nel corso degli anni ottanta lavorò in diverse emittenti radiofoniche fino a conquistarsi uno spazio importante nelle grandi radio nazionali. A Radio Deejay trovò il terreno ideale per esprimere il suo talento, diventando una delle figure di spicco di quell’epoca in cui la radio non era solo musica, ma anche intrattenimento e comicità.
La vera consacrazione arrivò con la televisione. Negli anni ‘90 Marco Balestri diventò infatti autore e volto legato al programma “Scherzi a parte”, trasmesso su Canale 5. Fu lui a ideare e a scrivere molti degli scherzi che hanno fatto ridere milioni di telespettatori e che ancora oggi sono ricordati come cult della televisione italiana.
Dietro le quinte del programma c’era il suo estro creativo: riusciva a immaginare situazioni paradossali, divertenti e spesso surreali, mettendo in difficoltà attori, cantanti, sportivi e personaggi famosi. Il successo del format trasformò Balestri in una figura centrale dell’intrattenimento Mediaset di quegli anni, anche se il grande pubblico lo conosceva meno in volto rispetto ad altri conduttori.
Parallelamente a “Scherzi a parte”, Balestri lavorò anche ad altri programmi di successo. Collaborò alla scrittura di “La sai l’ultima?”, il celebre show dedicato ai barzellettieri, e prese parte a diverse trasmissioni di varietà di Canale 5 negli anni d’oro di Antonio Ricci e di quella televisione leggera e popolare che raccoglieva milioni di spettatori davanti al piccolo schermo.
La sua capacità di muoversi tra radio e televisione, tra scrittura e conduzione, lo rese un personaggio versatile, apprezzato dagli addetti ai lavori e amato da chi seguiva i programmi di intrattenimento del periodo.
Negli anni 2000 Marco Balestri tornò a dedicarsi soprattutto alla radio, il suo primo amore. Fu protagonista di trasmissioni di grande ascolto come “Per favore parlate al conducente” su RTL 102.5, un programma che univa ironia e satira con la capacità di coinvolgere gli ascoltatori in diretta.
Oltre all’attività radiofonica, si cimentò anche come scrittore. Pubblicò libri in cui raccontava il mondo degli scherzi, della televisione e della sua esperienza diretta con i personaggi dello spettacolo. Tra i titoli più noti figurano raccolte di aneddoti e retroscena che offrirono al pubblico uno sguardo dietro le quinte dei programmi più seguiti della TV italiana.
Negli ultimi anni Marco Balestri ha progressivamente ridotto le sue apparizioni televisive. Non è più una presenza fissa nei palinsesti Mediaset come negli anni ‘90 e 2000, ma non ha mai smesso di lavorare nel mondo della comunicazione. Continua infatti a collaborare con alcune radio locali e a partecipare a eventi, talk e incontri dedicati al mondo dello spettacolo.
È anche molto attivo sui social network, dove mantiene un rapporto diretto con i suoi fan e dove condivide riflessioni, ricordi e aggiornamenti sui suoi progetti. Nonostante non sia più al centro della scena televisiva nazionale, la sua creatività resta intatta e continua a essere apprezzata da chi lo ha seguito fin dagli esordi.
Chiedersi “che fine ha fatto Marco Balestri” significa ripercorrere un pezzo importante della storia dell’intrattenimento italiano. La sua firma è impressa in alcuni dei programmi più iconici della nostra televisione, e la sua voce ha accompagnato per decenni gli ascoltatori radiofonici.
Oggi Balestri conduce una vita più discreta, ma sempre legata alla comunicazione. Non è scomparso, semplicemente si muove lontano dai riflettori delle grandi reti, scegliendo una dimensione più raccolta ma ugualmente creativa. Resta un personaggio che ha saputo reinventarsi più volte, senza mai perdere l’ironia e la voglia di intrattenere.