Vincitori Festivalbar

Negli anni ’70, ’80 e ’90, il Festivalbar rappresentava molto più di una semplice competizione musicale. Era il termometro dell’estate, il palcoscenico che decretava la canzone che avremmo canticchiato sotto l’ombrellone, in spiaggia o nei pomeriggi assolati in città.

Il Festivalbar, simbolo di un’estate italiana

Nacque nel 1964 da un’idea di Vittorio Salvetti e si basava sulle vendite dei jukebox: il brano più ascoltato nelle piazze e nei bar diventava automaticamente il vincitore. Con il tempo il meccanismo si evolse, ma lo spirito rimase lo stesso: una grande festa della musica.

Ripercorriamo insieme, anno dopo anno, i vincitori di questo evento che ha segnato la storia della musica italiana e internazionale.

Gli anni ’60: le origini

  • 1964 – Bobby Solo con Una lacrima sul viso
  • 1965 – Petula Clark con Ciao, ciao
  • 1966 – Caterina Caselli con Nessuno mi può giudicare
  • 1967 – The Rokes con Bisogna saper perdere
  • 1968 – Massimo Ranieri con Rose rosse
  • 1969 – Lucio Battisti con Acqua azzurra, acqua chiara

In quegli anni il Festivalbar fu subito percepito come la colonna sonora dell’Italia in cambiamento, in pieno boom economico.

Gli anni ’70: l’esplosione della canzone italiana

  • 1970 – Lucio Battisti con Fiori rosa, fiori di pesco
  • 1971 – Lucio Battisti con Pensieri e parole
  • 1972 – Peppino di Capri con Un grande amore e niente più
  • 1973 – Pooh con Io e te per altri giorni
  • 1974 – Ricchi e Poveri con Piccolo amore
  • 1975 – Drupi con Due
  • 1976 – Umberto Tozzi con Donna amante mia
  • 1977 – Umberto Tozzi con Ti amo
  • 1978 – Riccardo Cocciante con Margherita
  • 1979 – Umberto Tozzi con Gloria

Il decennio segnò la consacrazione di Tozzi e Battisti, con brani che oggi sono immortali. Le canzoni vincenti diventavano evergreen da cantare per generazioni.

Gli anni ’80: la magia delle estati spensierate

  • 1980 – Pooh con Canterò per te
  • 1981 – Alice con Per Elisa
  • 1982 – Miguel Bosé con Bravi ragazzi
  • 1983 – Vasco Rossi con Bollicine
  • 1984 – Eros Ramazzotti con Terra promessa
  • 1985 – Loredana Bertè con Acqua e sapone
  • 1986 – Spandau Ballet con Fight for Ourselves
  • 1987 – Whitney Houston con I Wanna Dance with Somebody
  • 1988 – Raf con Inevitabile follia
  • 1989 – Jovanotti con Vasco

Gli anni ’80 trasformarono il Festivalbar in uno spettacolo televisivo di massa. Piazze piene, conduzioni carismatiche e un mix tra artisti italiani e star internazionali.

Gli anni ’90: il Festivalbar come rito collettivo

  • 1990 – Edoardo Bennato e Gianna Nannini con Un’estate italiana
  • 1991 – 883 con Hanno ucciso l’uomo ragno
  • 1992 – Luca Carboni con Mare mare
  • 1993 – Laura Pausini con La solitudine
  • 1994 – Ligabue con Certe notti
  • 1995 – Biagio Antonacci con Se io, se lei
  • 1996 – Pino Daniele con Yes I know my way
  • 1997 – Alexia con Uh la la la
  • 1998 – Nek con Laura non c’è
  • 1999 – Tiziano Ferro (esordiente) ospite, vinse Raf con Infinito

Le serate del Festivalbar negli anni ’90 erano un vero rito televisivo: migliaia di giovani davanti alla tv, altri nelle piazze ad applaudire. Nacquero e si consolidarono carriere eterne come quella di Pausini, 883 e Nek.

Gli anni 2000: il tramonto di un’epoca

  • 2000 – Lùnapop con Qualcosa di grande
  • 2001 – Elisa con Luce (tramonti a nord est)
  • 2002 – Tiziano Ferro con Xdono
  • 2003 – Negramaro ospiti, vinse Nek con Almeno stavolta
  • 2004 – Giorgia con Gocce di memoria
  • 2005 – Negramaro con Estate
  • 2006 – Gigi D’Alessio con Non mollare mai
  • 2007 – Mika con Grace Kelly

Il Festivalbar continuò a rappresentare le canzoni simbolo dell’estate, ma le trasformazioni del mercato discografico e l’arrivo dei talent show televisivi ne decretarono la chiusura dopo il 2007. Ricordiamo anche la grande apparizione di Paola e Chiara nel 2000 con il tormentone “Vamos a bailar”.

Festivalbar: un’eredità culturale

Ripercorrendo i vincitori del Festivalbar edizione per edizione, ci accorgiamo che ogni estate ha avuto la sua colonna sonora. Molti di quei brani oggi sono intramontabili, altri invece restano legati a un preciso momento della nostra giovinezza.

Il Festivalbar non era solo musica, ma un luogo di incontro: piazze affollate, ragazzi che si conoscevano, famiglie davanti alla tv. Un pezzo di Italia che non c’è più, ma che continua a vivere nei ricordi di chi lo ha amato.

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