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Alice, pseudonimo di Carla Bissi, nasce a Forlì nel 1954 e si avvicina alla musica fin da giovanissima. Negli anni ‘70 partecipa a diversi concorsi canori, tra cui il Festival di Castrocaro, e pubblica i suoi primi singoli. In un periodo dominato dalla canzone melodica e dalla sperimentazione rock, Alice si distingue per una voce elegante e intensa, capace di spaziare dal pop alla musica d’autore.
La svolta arriva all’inizio degli anni ‘80 grazie all’incontro con Franco Battiato, che diventerà il suo maestro e collaboratore più importante. Con lui inizia un sodalizio artistico che le darà i più grandi successi della carriera, mescolando pop sofisticato, elettronica e testi ricchi di significato.
Il momento più alto della carriera di Alice arriva nel 1981, quando vince il Festival di Sanremo con il brano “Per Elisa”, scritto insieme a Franco Battiato e Giusto Pio. La canzone, con sonorità innovative e un testo enigmatico, segna un distacco netto dalla tradizione sanremese e conquista subito pubblico e critica.
Dopo Sanremo, Alice diventa una delle voci femminili più apprezzate della musica italiana. Negli anni ‘80 pubblica album di grande successo come “Capo Nord”, “Azimut”, “Park Hotel” e “Elisir”, in cui alterna pezzi pop di grande impatto a brani raffinati e sperimentali.
Canzoni come “Messaggio”, “Chan-son Egocentrique” (in duetto con Battiato), “Il vento caldo dell’estate”, “Nomadi” e “Prospettiva Nevski” entrano nella storia della musica leggera italiana. La sua immagine elegante, mai eccessiva, la trasforma in una cantante diversa dalle mode del tempo, più vicina all’universo colto e visionario di Battiato che al pop commerciale.
Negli anni ‘90 Alice prosegue la sua carriera scegliendo sempre strade raffinate, anche a costo di sacrificare il successo commerciale. Pubblica album come “Il sole nella pioggia” (1989), che contiene brani di straordinaria intensità come “Nomadi”, e “Mezzogiorno sulle Alpi” (1992), che segna un’ulteriore evoluzione verso sonorità più sperimentali.
Rappresenta l’Italia all’Eurovision Song Contest 1984 con il brano “I treni di Tozeur”, ancora una volta in coppia con Battiato: il brano ottiene un grande successo internazionale, restando uno dei pezzi più iconici della sua carriera.
Negli anni seguenti continua a collaborare con artisti prestigiosi, tra cui Trey Gunn dei King Crimson e il compositore Gavin Harrison, mantenendo una linea coerente e lontana dalle logiche del mainstream.
Negli ultimi anni Alice ha ridotto la sua presenza televisiva e discografica, ma non ha mai smesso di cantare. È tornata più volte sul palco con tour teatrali di grande fascino, spesso dedicati alla memoria di Franco Battiato, scomparso nel 2021.
Il suo ultimo album in studio è “Weekend” (2014), un disco che conferma la sua voglia di sperimentare e di non restare prigioniera del passato. Dopo la morte di Battiato, Alice ha dato vita a una tournée intitolata “Alice canta Battiato”, in cui ha riproposto con delicatezza e intensità i brani del maestro, ricevendo ovunque applausi e riconoscimenti.
Oggi vive lontana dal clamore della musica commerciale, scegliendo un percorso indipendente, fatto di concerti selezionati, dischi curati e collaborazioni di alto livello. La sua carriera è l’esempio di come un’artista possa resistere nel tempo senza piegarsi alle mode, restando fedele alla propria identità.
Chiedersi “che fine ha fatto Alice” significa scoprire che non è mai scomparsa: ha solo scelto una via più riservata e coerente. Non più la popstar da hit parade degli anni ‘80, ma una cantautrice elegante e rispettata, che continua a emozionare con la sua voce limpida e con il suo repertorio unico.
La sua storia resta indissolubilmente legata a “Per Elisa”, ma anche a quel sodalizio con Battiato che ha regalato alla musica italiana pagine indimenticabili. Oggi Alice è ancora in attività, pronta a salire sul palco con la stessa passione di sempre, simbolo di un modo diverso di fare musica: autentico, colto e senza tempo.
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